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Wastudy: nasce l’osservatorio italiano dei rifiuti speciali in Italia
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Wastudy: nasce l’osservatorio italiano dei rifiuti speciali in Italia

Il portale mira a fornire una panoramica degli operatori del settore, con servizi offerti e classi di prezzo applicate: è il primo studio in Italia 

Area geografica, rifiuti trattati, presenza di un impianto di smaltimento, R&D e molto altro ancora: sono solo alcuni dei dati della ricerca che ha portato alla nascita di Wastudy, l’osservatorio rifiuti italiano. 

Il progetto nasce per volontà del Gruppo Marazzato, che ha commissionato a Cerved Group, società leader del marketing intelligence, di analizzare i profili di oltre 600 operatori del settore in Italia, allo scopo di fornire un database costantemente aggiornato. 

La nascita del progetto 

Del progetto si inizia a parlare nel 2019, quando la domanda sull’esistenza di un “listino” dei rifiuti diventa sempre più pressante. Così Alberto Marazzato, General Manager del Gruppo, inizia a maturare l’idea di un portale dinamico, costantemente aggiornato, che contenga questa e altre informazioni utili a tutti gli operatori del settore. 

Per giungere a questo risultato è necessario elaborare un grandissimo numero di dati: l’indagine ha richiesto quindi il coinvolgimento di una società esperta di gestione dati e la scelta è ricaduta su Cerved Group, leader del settore in Italia. Cerved ha condotto interviste telefoniche ad oltre 600 operatori in Italia, da Nord a Sud, analizzandone il profilo e i servizi offerti. 

convegno osservatorio rifiuti

I dati 

Per costruire un profilo completo di ogni operatore sono stati raccolti diverse tipologie di dati:

  • – Zona geografica 
  • – Ricavi
  • – Classi SOA e ANGA
  • – Dipendenti

Tramite i quali è stata realizzata una tabella filtrabile per ogni elemento: uno strumento di ricerca utilissimo per individuare il singolo operatore. 

Oltre alla tabella sono stati analizzati molti altri dati che possono essere suddivisi in categorie:

  • – Attività svolte
  • – Impianti utilizzati
  • – Rifiuti trattati
  • – Copertura territoriale
  • – Presenza di un settore R&D
  • – Prezzi applicati alle categorie di rifiuto
  • – Previsione di variazione dei prezzi.

Il portale

Lo strumento utilizzato per rappresentare visivamente in maniera chiara, accessibile e trasparente questi dati è il portale dedicato

All’interno del sito sono infatti presenti grafici e tabelle dinamici, che permettono di filtrare e selezionare i dati di interesse, restituendo i risultati coerenti con la ricerca.

Il portale si propone come uno strumento open, che consente a tutti di consultare i dati. Mentre alcuni di questi sono accessibili a tutti, per altri è necessaria una registrazione, che permette di visualizzare tutti i report in maniera gratuita. 

Il sito permette inoltre di commentare tutti gli elementi, al fine di stimolare la discussione e i contributi esterni. 

Gli aggiornamenti 

La prima indagine è stata condotta tra il 2020 e il 2021. Oggi l’osservatorio è alla sua seconda edizione, grazie a una nuova tranche di interviste condotta nel 2022. Con l’obiettivo di un aggiornamento annuale, Wastudy si propone quindi di diventare il punto di riferimento di tutto il settore dei rifiuti industriali, cercando nel corso degli anni di accrescere la sua autorevolezza. 

In questo modo potrà diventare uno strumento di monitoraggio e aiutare gli operatori del settore e il comparto industriale italiano ad anticipare e rispondere ai cambiamenti del mercato.

L’aggiornamento è stato presentato ufficialmente all’ultima edizione di Ecomondo, tenutasi a Rimini dall’8 all’11 novembre, durante un convegno che ha visto la partecipazione – oltre al Gruppo stesso – di Cerved, Assoreca e Anga.