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“Acqua in borraccia”, i bambini diventano piccoli artisti
Comunicazioni sul Gruppo News Sociale

“Acqua in borraccia”, i bambini diventano piccoli artisti

la distribuzione delle carte ai bambini delle classi prime

“Acqua in borraccia”, i bambini diventano piccoli artisti

Comune di Vercelli, Gruppo Marazzato, Ato 2 e Arpa ne hanno parlato durante la conferenza stampa di mercoledì 26 al Palazzo Comunale di Vercelli

Prosegue anche quest’anno il progetto Acqua in borraccia, che ha lo scopo di sensibilizzare i più giovani sull’utilizzo di borracce in acciaio per ridurre il consumo di plastica monouso. 

Quest’anno a ricevere il kit sono stati gli alunni delle classi prime elementari dei comuni di Vercelli, Borgo Vercelli e Villastellone. 

Il progetto, avviato prima della pandemia, annovera fra i partners Arpa Piemonte (Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente) e ATO N.2 (Autorità d’Ambito Territoriale Ottimale n.2) e già nelle scorse edizioni ha permesso di creare un dialogo virtuoso fra istituzioni pubbliche, imprese e mondo della formazione sui temi condivisi.

Se nella scorsa edizione i lavori dei bambini hanno permesso la realizzazione del brano e del video “Acqualunquecosto”, quest’anno il focus sarà invece posto sull’elemento ludico

I disegni

Nel mese di marzo i bambini si sono messi al lavoro esprimendo le loro doti artistiche attraverso una serie di disegni: i supereroi, le famiglie, il pianeta Terra e le borracce stesse sono stati i soggetti più rappresentati.

Così nasce la galleria Acqua in borraccia, che ha raccolto più di 250 disegni e può essere esplorata lungo i corridoi divisi per singolo istituto.

Dagli stessi disegni nasce anche “Educarte“, che educa sui temi di sostenibilità sociale a ambientale. In questo gioco, a ogni carta-disegno corrisponde un retro che indica una parola: azioni, sentimenti, virtù, ma anche animali, veicoli, fenomeni e ambienti.

Ognuna di queste parole è presa dal giocatore come spunto per il racconto di una storia, un racconto proseguito dal giocatore che pesca la carta successiva.

Si tratta di un’idea per una didattica aperta, accogliente, vicina non solo al desiderio dei bambini, ma anche a un’azione efficace che lasci il segno e inviti a una riflessione armonica e complessa, gioiosa e avvincente.